Protagonisti : Giuseppe Tétamo
Napoli 1885 – 1941
Nel popoloso quartiere di Porto, precisamente in via Sedile di Porto, da Anna Gaetano, napoletana, classe 1861 e da Giuseppe, classe 1849, nasce Giuseppe Tètamo fin da giovanissimo si dedicò con passione alla poesia in vernacolo e alla musica. Come tanti altri personaggi del mondo della canzone e della cultura partenopea, Tètamo apparteneva alla grande famiglia delle Regie Poste Italiane, di sicuro era in buona compagnia: Matilde Serao, nota scrittrice; Arturo Trusiano, poeta; E.A.Mario, poeta, musicista ed editore; Rodolfo Falvo, musicista, i sopracitati nomi più tanti altri altrettanto meritevoli di nota vennero immortalati sulla targa marmorea collocata, nel maggio 1951, nell’androne delle poste centrali di Napoli in piazza Giacomo Matteotti. Si impiegò alle regie poste nel 1908, svolse la maggior parte del suo oltre trentennale sevizio lavorativo, presso l’ufficio Telegrafi di Napoli-Ferrovia sito in Corso Novara. Iniziando da fattorino fino ad arrivare alla qualifica di Viaggiatore di 2 classe. Iscritto all’ordine dei giornalisti pubblicisti, collaborò, nei primi anni ’10, a Cronache Bizantine, famoso periodico fondato e diretto da Ferdinando Bideri; fu traduttore di opere letterarie francesi (lingua che conosceva e parlava correttamente) Giuseppe Tètamo convolò a nozze nel 1915; la sposa Giuseppina del Noce, apparteneva ad una nota famiglia borghese partenopea di via Chiatamone. La coppia mise al mondo ben otto figli: la primogenita Clelia (1915), purtroppo, destinata a spegnersi tragicamente ad appena 8 anni, seguirono Giuseppe junior (1918), Federico (1920), Vincenzo (1921), Annunziata (1923), Mario (1926), Anna (1933) e Maria (1935); sei dei quali nati al corso Vittorio Emanuele a Napoli. Giuseppe Tètamo fu autore prolificissimo: oltre a svariate novelle e racconti pubblicò tre romanzi, Gigliola, La chiamavano Cosetta (dalla trama di questo romanzo venne prodotto un omonimo film) e Il Cavalier turchino. Dopo tanti anni di collaborazione e senza sicure prospettive future Giuseppe Tètamo tentò il grande passo nell’editoria creando una sua propria casa editrice musicale, la E.L.M.A. (Editrice Libraria Musicale Artistica) dopo che nel 1923 e 1924 (anni in cui non pubblicò con Anazzo per le note vicissitudini già precedentemente esposte) il poeta si dedicò alacremente, oltre al suo impiego giornaliero alle poste, alla rappresentanza sul territorio italiano e in tutta Europa delle canzoni (moltissime erano sue) delle Edizioni musicali R.Catalano di New-York.
Testimonianze e ricordi
Agosto del 1924A GIUSEPPE TETAMO, schivo di onori e lodi, lavoratore instancabile, di cui in queste brevi pagine è raccolta una parte della sua produzione di quest’anno, a nome dei giovani che lo ammirano e lo apprezzano e lo stimano quale un maestro, diciamo qui la nostra parola fraterna di augurio e di congratulazione per il piacere spirituale che ci ha procurato la lettura delle sue graziose canzoni, nella loro gamma emotiva tutte improntate a un senso d’estetismo vivido di sentimento, fulgido di arte.
Salvatore Neri